Molti di noi sanno che non si dovrebbe innaffiare il prato in pieno sole e, se non lo sapevate e siete con la bocchetta in mano, alle 3 del pomeriggio, pronti per innaffiare, non fatelo! Ecco perché…
Innanzitutto, con il forte caldo estivo, l’acqua tende a evaporare in fretta e a non essere, quindi, assorbita bene dall’erba. Inoltre, se si innaffia il prato nelle ore centrali della giornata, la goccia d’acqua che si deposita nell’erba, forma una sorta di effetto “lente d’ingrandimento”, andando ad attrarre direttamente i raggi solari e provocando scottature al manto erboso.
Quindi, rimangono due opzioni, che possano rispondere alla vostra domanda su “quando innaffiare il prato“. La prima, è quella di farlo la mattina presto, più precisamente all’alba. Se non siete così mattinieri, non preoccupatevi, ci sono anche esperti che affermano sia corretto farlo al tramonto, ma anche nella notte.
Quando innaffiare il prato
Tra i pareri di alcuni giardinieri, è risentito quello di affermare che, innaffiare il prato la mattina presto sia il l’orario migliore perché la rugiada che si forma nella notte potrebbe ospitare delle malattie funghine che necessitano di essere lavate con un utile innaffiata al prato di mattina.
Altri, invece, affermano che innaffiare la sera sia il sistema migliore perché ci saranno più ore a disposizione nel quale l’erba può assorbire l’acqua, prima che questa evapori per il forte caldo estivo.
Cosa faccio io? Io mi affido al primo metodo. C’è anche da dire che mi aiuto con una centralina d’irrigazione, che mi aiuta ad automatizzare tutto il processo. Davvero, in pochi casi, vado di persona come si farebbe comunemente, utilizzando la classica pistola da giardino. Innaffiare verso le 6 del mattino, darà all’erba quelle 4-5 ore necessario ad assorbire l’acqua propriamente.
Quanto innaffiare il prato
Su questo tema bisogna approfondire un poco di più. Infatti, la quantità di acqua necessaria dipenderà dal tipo di terreno da innaffiare ma anche dal tipo di erba. Nel dettaglio dobbiamo capire:
Erba di stagione calda o fresca?
Tra le erbe di stagione calda, possiamo riconoscere la mascarena, la bermuda e l’erba sant’agostiniana. Queste sono erbe che tendono a svilupparsi quando la temperatura è superiore a 26°C e sono molto resistenti alla siccità. Si contraddistinguono per avere un apparato radicale molto profondo.
Tra le erbe di stagione fresca, invece, le più comuni sono bluegrass e festuca, che dormono d’estate e crescono in autunno.
Quindi, le prime sono le erbe che richiedono meno acqua, rispetto alle seconde. Per capire più precisamente quanta acqua richiedono, però, è necessario identificare anche il tipo di terreno su cui crescono.
Terreno argilloso o sabbioso?
L’erba, in un terreno sabbioso, ha bisogno di più acqua rispetto a quella in un terreno argilloso, perché quest’ultimo ne assorbe molta di più. Se la temperatura è superiore a 25°C, innaffiare per due ore nei terreni sabbiosi e per 80 minuti in quelli argillosi. Se la temperatura supera i 30°C, innaffiare per tre ore in un terreno sabbioso, due ore in un terreno argilloso.
Comunemente, è bene sapere che un manto erboso ha bisogno di circa 5 litri/mq di acqua, giornalmente.
Si consiglia, però, di non innaffiare tutti i giorni il prato, in questo modo stimolerete la pianta a spingere le proprie radici più in profondità. Quindi, se il prato ha bisogno di 5 litri (al metro quadro) al giorno, noi gliene daremo 15 ogni 3 giorni, o 20 ogni, se innaffiamo ogni 4 giorni.
Attenzione, se ha piovuto, il prato avrà bisogno di meno acqua da parte vostra. In alcuni temporali estivi, cadono fino a 10 mm di pioggia. Se succede questo, potete rimandare l’irrigazione per altri 2 giorni.
Il calcolo del tempo d’irrigazione del prato
Per capire di quanti minuti d’irrigazione abbiamo bisogno per dare l’acqua sufficiente al prato, il modo più semplice è quello di utilizzare un pluviometro, un dispositivo, dalla forma di una boccetta, efficace e che si impianta nel terreno dandoci un indicazione su quanta acqua è caduta al suolo, con valori espressi in ml. Li potete trovare su Amazon a basso prezzo, dai 3 agli 8 euro.
In molti di questi pluviometri, ogni tacca rappresenta 1 ml. 1 ml vuol dire anche che abbiamo fornito un litro d’acqua al metro quadro. Quindi, per un apporto di acqua sufficiente al prato, le tacche complete dovrebbero essere 5.
Ma come calcolare, il minutaggio d’irrigazione necessario a raggiungere i 5 litri al metro quadro richiesti? Ecco una formula semplice che potrete utilizzare.
Tempo richiesto per 5 litri al mq = minutaggio del test x ( 5 / tacche-millimetri misurati )
Ora, supponendo che in 18 minuti, abbiamo riempito 4 tacche del pluviometro, il calcolo per noi sarebbe così:
Tempo richiesto per 5 litri al mq = 18 x ( 5 / 4 ) = 22,5 minuti necessari
Siamo convinti che non commetterete più gli stessi errori di irrigazione del prato che facevate prima. Se seguirete questi consigli, vedrete sicuramente un’erba sana e rigogliosa adornare il vostro prato in poco tempo.